Carduus è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, comunemente note come cardi, dall'aspetto di erbacee annuali o perenni, mediamente alte, in genere molto spinose e dai fiori simili al carciofo.
Il nome del genere (Carduus) deriva dal latino(= “cardo” in italiano) che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato si avvicina al nostro vocabolo “rapare”; ma altre ricerche farebbero derivare da un'altra radice, sempre greca, “ardis” (= “punta dello strale”), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo genere.
L'antichità del cardo viene attestata anche da varie leggende che associano questo fiore al pastore siciliano Dafne, alla cui morte (grazie all'intervento di Pan e Diana), la Terra, piena di dolore, fece nascere una pianta piena di spine, il “cardo” appunto. È da ricordare ancora che anche nelle tradizioni ariane il cardo era associato al dio Thor (dio della guerra e dei fulmini).
Il nome italiano “Cardo” è abbastanza generico in quanto nel linguaggio comune si riferisce a diversi generi e specie di piante. Tra i generi che vengono chiamati direttamente “cardo”, oppure hanno una o più specie che comunemente si chiamano con questo nome citiamo: Carduus, Carduncellus, Carlina, Centaurea, Cnicus, Cynara, Echinops, Galactites, Jurinea, Onopordum, Scolymus, Silybum, Tyrimnus, tutti della famiglia delle Asteraceae. Ma anche in altre famiglie abbiamo dei generi con delle specie che volgarmente vengono chiamate “cardi” : il genere Eryngium della famiglia delle Apiaceae o il genere Dipsacus della famiglia delle Dipsacaceae.
La forma biologica prevalente è emicriptofita bienne (H bienn): sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo con un ciclo di crescita biennale; questo significa che il primo anno si produce al più una bassa rosetta basale di foglie, mentre il secondo anno fiorisce completamente. Tuttavia se il clima è sufficientemente caldo può fiorire già durante il primo anno di vita. Il numero dei capolini per ogni pianta può variare oltre che dalla specie anche dalle caratteristiche del sito in cui si trova la pianta e può andare da 1 a oltre 100. Un'altra forma biologica, per questo genere, è emicriptofita scaposa (H scap), ossia piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo formate da un asse fiorale lungo e con poche foglie.
L’altezza di queste piante nella flora italiana (e anche europea) varia da 1 dm a 15 dm. Nel Nord America un’altezza mediamente alta è di 20 dm, ma in alcuni casi si può arrivare fino a 40 dm.
In araldica il cardo compare sia come arma parlante sia come simbolo di comunità civiche. Il cardo più famoso è quello che simboleggia la Scozia: da questo discende l'Ordine del Cardo, pari per rango all'Ordine della Giarrettiera ma con competenza sul solo territorio scozzese.
(Fonte: Wikipedia)
Capitolo aperto a tutte le esperienze culinarie degli affiliati. Inviate le vostre ricette dei piatti a base di cardi fin quì sperimentate con successo alla Segreteria della Loggia. Saranno pubblicate in questa pagina. Iniziamo con il più classico ed apprezzato piatto che non può mancare nelle cene di Natale e da sempre viene preparato per le cene della Loggia, fin dai tempi di Mamma Amadelli. |
I cardi gratinati:
sono una pietanza dal gusto deciso preparato principalmente con i cardi e la besciamella.
Ingredienti:
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Anche se poco ricercati, i cardi sono molto versatili in cucina e possono essere cucinati in tantissimi modi.
I cardi contengono pochissime calorie ma hanno un sapore delicato che richiama le note del sapore del carciofo e del sedano.